Suonare un’altra “Per Elisa”…

Suonare ‘Per Elisa’
di Ludwig van Beethoven
Non variare in nessun modo l’opera
Non suonare senza
partecipazione
Ma suonare un’ ‘altra’ ‘Per Elisa’
Diversa fra le note

Giuseppe Chiari, 1966
in “Musica senza contrappunto”, Roma, Lerici 1969

Mentre stai suonando, fai finta che la tua mano si stanchi progressivamente, e rallenta, rallenta fino a fermarti…

E se…

un pianoforte suonasse improvvisamente come un organo?

un pianoforte suonasse come una fisarmonica?

(suona un brano che conosci, anche solo con una mano, scegliendo sulla tua tastiera elettronica strumenti diversi dal tuo)

E se…
tutti i suoni della mano destra si trasformassero in bemolli? e poi in diesis?

E se…
tu incrociassi le mani e suonassi a sinistra quello che di solito suoni a destra, e viceversa?

E se…
le note si stancassero e decidessero di stare in silenzio a turno invece di suonare?

(scegli un tema, e ometti a turno alcune note per vedere l’effetto che fa)

E se…
tu suonassi un pezzo di Bach come se fosse una composizione di Chopin?

E se…
tu sostituissi tutti gli accordi della mano sinistra in uno studietto?

Il brano a rovescio: prendi un tema famoso e suona tutte le note partendo dalla fine della frase.

(questo procedimento ha un nome specifico che per ora non ti svelo)

Sbaglia di proposito un brano celebre che sai già suonare un po’, e insisti sull’errore con convinzione: enfatizzalo!

(che significa ‘enfatizzare’?)

Fai a pezzetti una fotocopia di un esercizio. Poi rimontalo cambiando l’ordine, e prova a suonarlo in questo nuovo modo

Facciamo finta che…
in un tema scompaiano tutti i Do o tutti i Fa…

(scegli un tema che già sai suonare, poi eseguilo facendo sparire solo i suoni con il nome da te scelto)

Facciamo finta che…
scompaia la tastiera del pianoforte e resti solo un tavolo.

(Suona un tema sul tavolo proprio come faresti sulla tastiera, e immagina il suono nella tua mente)

Suona ad occhi chiusi e scopri l’effetto che fa…

Chiama mamma, papà, un fratellino. Poggia le sue dita su cinque tasti. Poi poggia la tua mano sulla sua, con le tue dita sulle sue. Guida il suo movimento nell’abbassare i cinque tasti uno alla volta, molto lentamente

Suona con l’indice della mano sinistra un solo suono e aspetta a lungo che svanisca ogni vibrazione.
Poi suona di nuovo più piano e ascolta.
Sfiora ancora più piano il tasto…
Infine resta un poco in silenzio e ascolta tutto il resto.

(Scegli due di queste Azioni appena descritte, poi registra un video col tuo cellulare -non ti preoccupare dell’inquadratura o del suono- e mandalo al tuo insegnante).

La musica concettuale e la didattica a distanza – NOTA

Per molti anni, con Giuseppe Chiari ancora in vita, ho usato il suo “Metodo per suonare” la sua “Musica senza contrappunto” per indagare, con lui, la musica concettuale.

A quindici anni m’era stata regalata la “Grammatica della fantasia” di Gianni Rodari e più tardi cominciai a usare le sue tecniche per insegnare (anche altri musicisti l’hanno fatto, e molto bene).

Oggi, trovandoci tutti noi nella necessità di sollecitare “a distanza” la fantasia di giovani musicisti, ho pensato di annotare alcune di queste tecniche usate in quarant’anni di insegnamento, e lanciarle su piattaforma digitale.

Così, potremo utilizzare una strategia divergente, generare dei ‘fuori linea’ (Foucault) per potenziare interazione e immaginazione…

Giuseppe Chiari, Musica senza contrappunto