Alla fine ha dovuto cedere e il suo gesto ha cambiato in pochi istanti lo scenario delle prossime elezioni negli Stati Uniti d’America che si terranno il prossimo 5 novembre. Dopo settimane di pressioni fatte da molti dei Democratici affinché si facesse da parte, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato con una lettera il suo ritiro come candidato del partito democratico alla Casa Bianca. Assicurando però che non si dimetterà e che porterà a termine il suo mandato fino alla scadenza naturale: “È impaziente di concludere il suo mandato e di ottenere altri risultati storici per il popolo statunitense“, ha affermato il portavoce della Casa Bianca Andrew Bates. Nella lettera pubblicata sui suoi social media Biden ha dichiarato che la decisione “è nell’interesse del partito e del Paese”. Un funzionario della Casa Biancha ha affermato che “Nessun motivo di salute ha giocato un ruolo nella decisione di ritirarsi“. E ora tutto cambia nella sfida tra i Democratici del candidato che sarà nominato il prossimo 19 agosto e i Repubblicano che viaggiano a gonfie vele dopo l’attentato al tycoon Trump e il vice da lui nominato J.D. Vance.
Si era messo il disastroso dibattito televisivo del 27 giugno e il conseguente crollo nei sondaggi a dire che Joe Biden non era adatto a contendere a Trump la vittoria alle prossime elezioni americane. Da quel giorno e soprattutto dall’attentato a Trump che lo ha fatto volare nei sondaggi, erano iniziate fortissime pressioni da parte della maggioranza dei parlamentari e dei dirigenti del Partito Democratico affinché Joe Biden ritirasse la propria candidatura, per via delle diffuse preoccupazioni legate all’età del presidente – che ha 81 anni – e alla sua capacità di evitare ulteriori incidenti. Alle 19.45 ora italiana di domenica 21 luglio 2024 Joe Biden con una lettera ha comunicato che si sarebbe ritirato dalla corsa. Nel suo messaggio Biden ha dato il suo endorsement alla vicepresidente Kamala Harris. “Oggi voglio offrire il mio pieno sostegno e il mio appoggio affinché Kamala sia la candidata del nostro partito quest’anno. Democratici: è ora di unirsi e battere Trump. Facciamolo”, ha scritto Biden. Harris ha poi ricevuto l’appoggio di molti esponenti dei dem, tra cui la coppia Clinton e molti delegati di California, Texas, Florida, Washington, Michigan, North Carolina e South Carolina. Ancora nessun appoggio da Barack Obama, che ha rimandato tutto alla convention di Chicago in programma dal 19 al 22 agosto.
Alla notizia è stata accolta con entusiasmo anche dai piccoli donatori: da quando Harris ha lanciato la sua campagna sono stati raccolti 46,7 milioni di dollari. Immediata la reazione di Donald Trump. “Abbiamo sofferto molto a causa della sua presidenza, ma rimedieremo ai danni che ha fatto molto rapidamente“, ha scritto il candidato repubblicano sul suo Truth Social. Non si sono fatti attendere anche i commenti dal resto del mondo, dall’Ue alla Russia, Medio Oriente, Sud America, nessuno da parte della Cina. Quindi sarà adesso la convention del Partito Democratico, in programma a Chicago dal 19 al 22 agosto, a scegliere chi candidare alle presidenziali. Decideranno tecnicamente gli oltre tremila delegati eletti con le primarie di questo inverno, che in grandissima maggioranza sostenevano la candidatura di Biden: ora saranno liberi di scegliere chi vogliono. Chiunque può sottoporre la propria candidatura ai delegati, a prescindere dalla sua partecipazione alle primarie, ma Harris è sicuramente la grande favorita.