Due giorni fitti d’emozioni. Un pubblico attento, decine di studenti ed allievi di alcuni Licei musicali napoletani e del Conservatorio San Pietro a Maiella. Un cielo terso illuminato dai colori del sole degli inizi d’aprile. “L’incantesimo della soglia” alla sua prima edizione ha già occupato un posto importante nel panorama musicale napoletano. Si tratta di musica d’avanguardia che riesce ad appassionare, come ai tempi migliori, decine di giovani musicisti che stanno studiando per fare della musica qualcosa di cui vivere davvero. E il merito della iniziativa ideata e diretta da Girolamo De Simone è soprattutto questo: convogliare gli entusiasmi dei più giovani e renderli protagonisti. Ecco un reportage che abbiamo voluto realizzare per voi. Le foto della galleria sono di un giovanissimo fotografo “in erba” che ha seguito l’evento, nella sua seconda giornata, per noi.
Successo di pubblico e di critica per la prima edizione, quella 2019, de “L’incantesimo della soglia”. una due giorni, dedicata alla musica d’avanguardia, che si è svolta a Napoli il 4 e 5 aprile presso il Museo Nitsch | Fondazione Morra. Un’occasione per musiche e musicisti che hanno fatto delle avanguardie musicali un genere capace di scandagliare l’inedito e di coinvolgere sempre più giovani. Sono state, nei due giorni napoletani, avanguardie musicali capaci di coniugare mondi, settori ed ambiti diversi aprendo a discipline del pensiero umano, a scienze e ricerche che sembrano lontani e invece sono contigue. Dalla filosofia alla psicologia, dalla medicina alla scienza, dalla fisica alla matematica, dai turbamenti del contemporaneo all’indagine molto più escatologica che medita ed apre a rinascite ad ogni età della vita. In un cornice assai suggestiva si dati appuntamento, grazie all’impegno dei loro maestri/insegnanti (già musicisti di grande riferimento) giovani allievi che frequentano Licei musicali o il Conservatorio partenopei. L’iniziativa è stata l’occasione per presentare un cofanetto che contiene 4 cd e musiche di Luciano Cilio, Eugenio Fels, Gabriele Montagano e Girolamo De Simone che, a partire dagli anni Settanta, aprirono un vero e proprio fronte sul tema della musica di frontiera. Il successo dell’iniziativa fa ben sperare affinché il prossimo anno possa tenersi, anche grazie al sodalizio con la Fondazione di Peppe Morra, l’edizione 2020 che, siamo sicuri, sarà ancora più bella di questa prima che ha aperto a Napoli una vera novità culturale dentro un panorama troppo spesso immobile e molto autoreferenziale. Largo ai giovani, quindi, come nella volontà di Girolamo De Simone, che ha ideato e diretto l’iniziativa a cui va, senza dubbio, un grande plauso. Ecco il reportage tratto dal secondo giorno dell’iniziativa che abbiamo seguito fin dal suo debutto.