Sancito un “Patto” con i parlamentari della Campania voluto da Confesercenti

Vincenzo Schiavo, “vulcanico” Presidente Confesercenti Campania nonché Vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno è tra i più soddisfatti. All’idea di sancire un Patto tra tutti parlamentari della Campania ci lavorava già subito dopo il risultato elettorale dello scorso settembre. E così in tempi record ha raccolto le adesioni di diversi parlamentari campani che lunedì 21 novembre si sono ritrovati a Napoli attorno ad un impegno che li vuole, prima ancora che politici, senatori o deputati di schieramenti diversi, figli della stessa regione che chiede uno sforzo importante affinché, uscendo da una serie di problemi e ritardi che si porta dietro da anni, possa puntare decisa sui suoi punti di forza e le mille vocazioni economiche, sociali e naturali che essa ha.


Si è tenuto lunedì 21 novembre nella sala conferenze del Gold Tower Hotel di Napoli, l’incontro/confronto tra Confesercenti Campania e i parlamentari (deputati e senatori) campani appena eletti, di tutti i partiti che stanno in maggioranza come all’opposizione. Sullo sfondo c’era un patto da sancire per il rilancio della Campania e del Sud, basato sulla collaborazione tra le parti in causa. “Dobbiamo rianimare l’economia e scongiurare la chiusura delle aziende: urgono risposte certe, bonus e investimenti: il turismo, che è il nostro petrolio, va sostenuto da servizi, trasporti e infrastrutture. Il caro energia mette in ginocchio le nostre attività. L’Italia viaggia a due velocità perché da oltre 20 i finanziamenti vanno quasi tutti al Nord: sì alle autonomia solo quando si giocherà questa partita con regole uguali per tutte le regioni”. Il passo deciso, davanti ai parlamentari campani lo ha dato in apertura lo stesso Presidente Schiavo. Il tema centrale è stato il futuro delle imprese e delle attività commerciali della regione.


Così assieme a Vincenzo Schiavo e ai presidenti e dirigenti provinciali di Confesercenti, erano presenti all’incontro l’on. Michele Schiano di Visconti e l’ on. Marco Cerreto (Fratelli d’Italia), il sen. Luigi Nave e l’on. Michele Gubitosa (Movimento 5 Stelle), l’on. Tullio Ferrante (Forza Italia), il sen. Gianluca Cantalamessa (Lega), l’on. Francesco Emilio Borrelli (Misto Alleanza Verdi), l’on. Ettore Rosato e l’on. Antonio D’Alessio (Azione Italia Viva), l’on. Marco Sarracino, l’on. Piero De Luca e l’on. Valeria Valente (Pd). A loro, da un lato Confesercenti Campania ha formulato alcune proposte ritenute indispensabili che hanno toccato vari punti, le categorie della ristorazione, del commercio, del turismo e dei servizi che sono a rischio polverizzazione per l’impossibilità di far fronte ai pagamenti del caro energia e per altri variegati aumenti. Dall’altro è stato chiesto ai politici presenti un impegno preciso e concreto che questi ultimi hanno assunto. I temi affrontati hanno riguardato il rilancio dei consumi, vero punto debole dell’economia italiana, il caro energia, punto focale per non condannare le aziende, le tasse, nodo che pesa sul rilancio dell’economia, il caro assicurazione, lo sfruttamento per il Sud del PNRR e le battaglie per ridurre la burocrazia e per combattere evasione fiscale e abusivismo, con un’attenzione anche al tema delle autonomie regionali.


Non sono mancati appunti, riflessioni, punti di vista assai interessanti che hanno riannodato l’intero percorso del confronto che si tenuto a Napoli. Non a caso Vincenzo Schiavo ha voluto commentare con estrema soddisfazione l’esito dell’incontro. «E’ stato sancito un patto d’onore tra noi di Confesercenti Campania e i parlamentari campani che determinerà piena sinergia e fattiva collaborazione. Noi saremo al loro fianco e in modo trasversale, con la maggioranza e con l’opposizione, per offrire le informazioni e le esperienze sul campo che abbiamo e per metterli in condizione di difendere la Campania affinché essa possa essere traino per il Mezzogiorno, hub del Mediterraneo verso Asia e Africa, e quindi per l’Italia. Ringrazio coloro che sono intervenuti: hanno dimostrato coraggio, sensibilità e intelligenza ad accettare il nostro invito. Siamo felici di poter dire che abbiamo rappresentanti in Parlamento seri e attivi e noi di Confesercenti ne usciamo più forti dall’idea di avere politici, di maggioranza e opposizione, che possono fare la differenza e ridare dignità alla nostra regione, insieme alle nostre eccellenze imprenditoriali. Il patto sancito oggi non sarà tradito per il bene della nostra economia».


Vincenzo Schiavo ha poi messo in evidenza le problematiche più stringenti. «Prima di esporci sulla Finanziaria dobbiamo avere certezze che arrivino bonus concreti per abbattere il caro energia che paralizza le nostre imprese. Diversamente le aziende, che non hanno questi soldi in cassa, rischiano di chiudere. Urgono tempi certi su tante questioni: non possiamo aspettare tra i 3 e i 7 anni per realizzare infrastrutture, dragare un porto o realizzare una bretella autostradale. C’è bisogno di risposte concrete, tagliare la burocrazia, porre un limite italiano alle assicurazioni. Non è possibile che nel Mezzogiorno si paghi il 400% in più del Nord, c’è distanza abissale tra Campania e Lombardia. Dobbiamo avere sostegno certo sul turismo, che è il nostro petrolio. Chi investe nel mondo del turismo deve avere la certezza di poter operare in un’economia sana e con servizi efficienti da offrire ai turisti. Tutta la nostra regione deve essere ospitale e per centrare questo obiettivo è necessario che sia dotata di infrastrutture e trasporti adeguati: sono garanzie che Governo e Regione devono blindare. Il tema delle autonomie? Non siamo pronti, perchè è una partita che va giocata solo quando le regole saranno uguali per tutti. L’Italia – ha concluso Schiavo – corre a due velocità anche perchè da 20 anni e più al Nord arrivano molti più finanziamenti che al Sud, dove ci sono il 10% di infrastrutture che esistono al Settentrione».


LE PROPOSTE

Nell’incontro è stato chiesto ai parlamentari di riportare i consumi a livello prepandemico permette di recuperare 2,3 punti di PIL; di restituire il potere d’acquisto alle famiglie, agendo sul cuneo fiscale e prevedendo la detassazione e decontribuzione sugli aumenti stabiliti dai rinnovi contrattuali, ma anche detassando, anche solo per alcune fasce di reddito, la tredicesima mensilità per dipendenti e pensionati. D’accordo con la rateizzazione per i pagamenti dei consumi energetici si è sottolineato che sarebbe utile prevedere anche un contributo in conto interessi per le imprese che chiedono un finanziamento per far fronte al caro-energia. Sulle imprese peserà in maniera consistente l’aumento dei tassi di interesse e per questo – si è ribadito – è necessario prevedere il ripristino delle moratorie previste dai decreti Covid. Indispensabile anche permettere la ripatrimonializzazione dei Confidi. Così come urgono interventi urgenti sul caro assicurazione. Si è chiesto infine di abbattere la burocrazia per le imprese del Sud. Di combattere l’evasione fiscale e contributiva.


Nella relazione introduttiva Vincenzo Schiavo ha messo a fuoco come il turismo sia stato, appunto, uno dei settori trainanti per la nostra economia, di fatti rappresenta per la Campania uno dei maggiori punti di forza per il sostegno dell’economia locale. I dati del 2022 sono entusiasmanti con picchi anche del 90% di occupazione per le strutture ricettive. La città trainante è Napoli che, nei weekend primaverili e durante tutto il periodo estivo, ha superato Roma e Firenze per occupazione media delle camere con una media del 91% e picchi del 98%. Per queste ragioni il settore va ora sostenuto in maniera più decisa, anche con interventi maggiori sul sistema delle infrastrutture.
Sulle imprese, oltre al caro energia e all’aumento dei prezzi delle materie prime, peserà l’aumento dei tassi di interesse. La stretta monetaria inizia a mordere sulle imprese, con tassi dei prestiti che il prossimo anno sarà più che doppio rispetto al 2022 (dall’1,5 al 3,5% in media). L’aumento dei tassi di interesse si tradurrà inevitabilmente in nuovi oneri per molte imprese, che potrebbero trovarsi a pagare sui prestiti esistenti fino a 9 miliardi di euro in più nei prossimi dodici mesi. Il credito alle imprese copre un ruolo fondamentale anche per l’export che rappresenta da sempre uno dei punti di forza del Made in Italy e della Campania, che nel 2022, totalizza un +23.6% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Per contrastare il caro energia realizzare il disaccoppiamento fra prezzi del gas naturale e prezzi dell’elettricità, incorporando nelle bollette il minor costo di produzione delle fonti rinnovabili. Dare inoltre certezza all’azione di rimodulazione delle accise e degli oneri di sistema, programmando per tempo il ritorno alla normalità. La rateizzazione per i pagamenti dei consumi energetici è positiva, sarebbe utile però prevedere anche un contributo in conto interessi per le imprese che chiedono un finanziamento per far fronte al caro-energia.

Dall’incontro, senza dubbio lodevole, ne è uscito un rafforzato impegno “trasversale” per la regione Campania affinché le comune origini e lo stesso identico elettorato possa indurre, al di là degli schieramenti, senatori e parlamentari, che hanno fatto sentire chiara e decisa la loro voce nel corso del dibattito, ad avviare e portare a risultato, sotto il pungolo di Confersercenti Campania, ogni azione che vada a sostenere lo sviluppo della regione.

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