Successo di pubblico e di contenuti al CampaniaAlleva Expo 2023 di Benevento

Non poteva esserci esordio migliore per il “CampaniaAlleva Expo 2023” primo appuntamento del settore zootecnico realizzato nel sud Italia. Sono stati tre giorni di intensi che acceso ogni attenzione. Una festa della natura e della biodiversità su un’area di 15 mila mq coperti e 10 mila scoperti coinvolgendo importanti aziende espositrici della multifunzionalità agricola. Un momento di confronto e di prospettive. Una intuizione vincente che può riportare al centro il tema e l’economia di centri rurali e territori immensi che hanno bisogno di far rivivere antiche vocazioni e di ripopolarsi. Che potrebbero davvero rinascere se nascessero nuove aziende del tutto vocate alla zootecnia, con allevamenti, stalle, biodiversità e attorno il grande indotto che queste attività hanno avuto da sempre.


di francesco de rosa


I riflettori si sono appena spenti su Campanialleva Expo 2023, una felice intuizione che ha visto realizzarsi per tre giorni quelle sinergie indispensabili tra enti, associazioni di categoria, imprese ed aziende agricole. Un successo decretato anche da una grande affluenza di pubblico e di addetti ai lavori nonostante la pioggia ed il tempo climatico per nulla primaverile. E che sia andata oltre ogni più rosea previsione lo ribadisce anche Gennarino Masiello, presidente regionale Coldiretti e vicepresidente nazionale che aveva puntato sull’area Cecas di Benevento e su ciò che era un tabacchificio in disuso. Un’area di 15 mila mq coperti e di 10 mila mq scoperti dove hanno trovato un posto da protagonisti importanti aziende espositrici della multifunzionalità agricola: dai mezzi tecnici ai servizi. Una sala per workshop e convegni, una grande area food a km zero.

La prima edizione della più grande fiera zootecnica del Sud Italia, organizzata dall’AACM – Associazione Allevatori Campania Molise, che ha ospitato la 36° Mostra Nazionale Bovini di razza Marchigiana, la 17° Mostra Nazionale Bovini di razza Podolica, la Mostra Interregionale Bovini di razza Pezzata Rossa Italiana, la Mostra Interregionale Cunicola, la Mostra Avicola regionale, l’esposizione del Cavallo Agricolo Italiano TPR e delle razze equine campane e molisane: Napoletano, Persano, Salernitano e Pentro, l’esposizione Canina e l’esposizione “Il Mondo dell’Allevamento Custode” si è chiusa nel migliore dei modi e con la soddisfazione degli allevatori che sono arrivati da ben 9 regioni italiane, dal Piemonte alla Sicilia. A fare loro da supporto in questi mesi e nei tre giorni di Expo beneventano sono stati in tanti. Su tutti la voce e la soddisfazione di Maria Passari che da aprile 2021 è direttore generale dell’Assessorato alle Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Campania. Irpinia verde, beneventano, il Cilento interno, il Cilento basso costiero: la Campania ha un territorio immenso con grandi potenzialità dacché è lì che aveva l’anima. Intanto il ruolo cruciale di una Fiera così pensata può portare la svolta. Ne sono convinti in Regione Campania, in Coldiretti, gli allevatori, i territori del Gal Taburno guidati da Costantino Caturano che con passione mette impegno e tenacia. Non da meno l’Associazione Allevatori l’altro architrave indispensabile per questo evento che trova nella guida di Davide Minicozzi una persona in prima linea che conosce e vive il settore.

Si tratta – commenta Maria Passari – della prima grande manifestazione zootecnica del meridione d’Italia. Un momento fondamentale per rilanciare il valore della zootecnia e le culture collegate agli allevamenti zootecnici hanno per una parte pregiata del nostro territorio. Soprattutto l’Appennino particolarmente importante in una regione che è per l’85% montagna e collina. E che ha nelle pianure una serie di pressioni antropiche notevolissimi. Per cui questa zootecnia che rappresentiamo con questa iniziativa è anche una zootecnia con grandi livelli di sostenibilità. Io credo che tutti noi dobbiamo rivendicare da un lato l’uso delle tecnologie con riferimento ad un’agricoltura di precisione che vuol dire monitoraggio continuo. E ancora più bello immaginare, dall’altro lato, che le nostre montagne, le nostre colline possono evitare lo spopolamento facendo risalire l’attività produttiva della zootecnia che nel corso dei secoli è sempre stata quella che ha manutenuto le nostre montagne.

Non da meno l’entusiasmo e la soddisfazione di Gennarino Masiello – presidente regionale di Coldiretti e vicepresidente nazionale – che per questo evento ha lavorato da mesi a partire dalla trasformazione di un luogo che prima era semplicemente un ex tabacchificio dismesso.

Io devo dire – ha sottolineato Gennarino Masiello – che sono orgoglioso della mia Campania perché anche con questo evento abbiamo fatto squadra. La Regione ha intuito l’opportunità di questo progetto e ha messo del suo anche in termini di risorse finanziarie con l’Associazione Allevatori, uno strumento orizzontale ed utilissimo. Tutto questo è stato possibile grazie al binomio Regione Campania/Associazione Allevatori. Noi abbiamo messo a disposizione la struttura, abbiamo scommesso in questa follia che quando è partita sembrava davvero una follia. Noi siamo in un ex tabacchificio cioè una struttura mai immaginata per questo tipo di attività e non predisposta per questo tipo di eventi. Era quindi una sfida in salita. Ha vinto il gioco di squadra tra Regione, Associazione Allevatori, Rappresentanze agricole, le Istituzioni territoriali e altre associazioni. Si è fatto tutto con grande collaborazione e grande senso di responsabilità e i risultati sono quelli che abbiamo visto in questi tre giorni. Anche con un tempo che è stato avverso c’è stata una grande partecipazione.

Sin qui i commenti a caldo che nei prossimi giorni daranno spunti ulteriori. Come i tanti interventi che si sono succeduti: da Vincenzo De Luca a Clemente Mastella, dai vertici di Associazioni del settore che sanno essere preziose fino agli interventi, che pure a Benevento di sono visti e sentiti nel corso dei tre giorni, di docenti universitari, ricercatori, imprenditori del food & beverage, esperti dei servizi di accoglienza e promozione, operatori del settore, agricoltori che sanno fare la differenza. Si è trattato, senza ombra di dubbio di un gran successo per il numero di pubblico che ha partecipato, per i contenuti che i tre giorni hanno offerto e, soprattutto, per ciò che CampaniaAllevia Expo 2023 potrà rappresentare nei prossimi mesi. Un lavoro di squadra che può, senza dubbio, continuare e mettere in moto tutte le visioni, le soluzioni, persino, le utopie che dalla iniziativa sono partite. Che gran parte della Campania, tra le colline i monti, può rinascere grazie all’apporto di una zootecnia che può trainare economie ed indotti. Dal food al valore della biodiversità e delle colture d’eccellenza, dai centri rurali alla memoria antropologica dei ruoli. La scommessa, con progetti seri, si può vincere. Lo ha dimostrato CampaniaAlleva 2023.

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Nella foto Gennarino Masiello e Maria Passari

Nella foto Vincenzo De Luca che ha partecipato al CampaniaAlleva

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