Negli Stati Uniti il sesso orale ora è protetto con le mutande in lattice

Un modello di mutande fatto con lo stesso materiale dei preservativi. E così anche se ci sono ancora dubbi sulla loro efficacia, la Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia governativa statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha da poco reso possibile la commercializzazione di un paio di mutande in lattice create per proteggere dalle malattie che si possono trasmettere attraverso il contatto della bocca con la vulva e l’ano durante il sesso orale.


Si tratta di mutande estremamente elastiche, molto sottili ed aromatizzate alla vaniglia prodotte da un’azienda che si chiama Lorals. Lo racconta il New York Times, che ha parlato con Melanie Cristol, la fondatrice dell’azienda di questo nuovo progetto che è al suo esordio. Le curiosità sono tante poichè è la prima volta che un capo di biancheria intima (se così possiamo definire un paio di slip usa e getta in lattice) arriva a ricevere questo tipo di autorizzazione, spiega il New York Times. Gli slip di Lorals si inseriscono in un mercato che di fatto offre, per proteggersi durante questa pratica sessuale, una sola soluzione, che peraltro è generalmente ritenuta scomoda da usare e per questo raramente utilizzata.

La FDA approvò all’epoca ciò che finora restava l’unico “strumento” reperibile anche in altri paesi per la protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili attraverso questa tipologia di sesso orale e cioè il dental dam, non altro che un rettangolo di lattice o poliuretano che si usa per coprire la vulva o l’ano impedendo il contatto fra mucose orali e genitali. Nel nome dam (in inglese barriera) c’era anche il senso del suo uso: creare una barriera. In realtà, alquanto scomodo da usare poiché va tenuto fermo in posizione con le mani, il dental dam non ha fatto molta strada. Non si può spostare, per esempio, dall’ano alla vulva poiché i batteri innocui nell’ano possono causare infezioni nella vagina e occorre stare molto a non girarlo quando si comincia a utilizzarlo. Esso infatti è efficace se è integro. I pochi studi sul dispositivo e il suo uso, in realtà, alquanto esiguo hanno reso finora il suo impiego “raro”. Fu inventato per isolare i singoli denti da trattare durante gli interventi odontoiatrici per questo originariamente era in gomma. Trovò ragion d’essere soprattutto ai primi anni ’90 subito dopo la crisi dell’AIDS aveva portato attenzione sull’importanza della protezione durante i rapporti sessuali – cominciarono a essere prodotti dental dam pensati per essere usati durante il sesso orale, inizialmente in risposta alle esigenze espresse da donne che avevano rapporti sessuali con altre donne. Oggi i dental dam si possono acquistare online, nei sex shop e in farmacia, ma non si trovano facilmente quanto i preservativi, e sono normalmente e decisamente più costosi. Nella necessità è persino possibile ricavare un dental dam da un preservativo, tagliandone la punta e il bordo. Il Centers for Disease Control and Prevention, che negli USA è il più importante organo di controllo sulla sanità pubblica, spiega come farlo. Non è un mistero che praticando il sesso orale possono essere trasmesse malattie come herpes, gonorrea e sifilide. Più improbabile la trasmissione dell’HIV attraverso il contatto delle mucose orali con la vulva. Al contrario, l’HPV (il papillomavirus umano) si trasmette molto più facilmente proprio in questo modo.

Ora arrivano le mutande di Lorals da poco approvate dalla FDA che l’azienda produce in diversi modelli, tutti in un lattice che ha lo stesso spessore dei preservativi. Sono normali slip che “sigillano” i fluidi all’interno da usare ovviamente una sola volta. Esse proteggono così da malattie sessualmente trasmissibili anche se l’azienda produttrice ne suggerisce l’uso anche per altri casi come per esempio nel caso in cui la persona che riceve il sesso orale ha le mestruazioni. O anche quando il partner che lo pratica ha la barba ruvida e la persona che lo riceve non vuole essere completamente esposta. Nel corso della pratica di approvazione la FDA non ha richiesto test clinici umani volendo osservare la stessa procedura che osserva per i preservativi. L’autorizzazione a Lorals è arrivata dopo aver analizzato la documentazione presentata dall’azienda su spessore, elasticità, resistenza e altre caratteristiche del proprio prodotto. Nel riferimento del New York Times ci sono anche i pareri di alcuni esperti di pratiche sessuali che hanno commentato in maniera positiva il fatto di avere una nuova opzione. Tuttavia essi si sono detti dubbiosi riguardo alla possibilità che Lorals possano diventare popolari. Occorreranno senza dubbio ulteriori informazioni sanitarie e soprattutto «dati concreti» di utilizzo per capire circa la loro effettiva capacità di protezione. Il percorso è appena iniziato.

fdr

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *