Con tanto di tempismo, che “Focus” ribadisce sempre sui temi dello spazio, le immagini del telescopio spaziale James Webb hanno mostrato un volto inedito di Urano, dei suoi anelli e, con grande fascino, delle caratteristiche della sua atmosfera. Il “gigante di ghiaccio” del sistema solare, il pianeta Urano, ha rivelato di sé quel tenue azzurro mostrato qui che lo distingue rispetto all’azzurro più intenso di Nettuno.
I dati del telescopio spaziale Webb questa volta sono riusciti ad offrirci una sensibilità straordinaria per guardare più a fondo gli anelli polverosi più deboli del pianeta Urano le cui sole immagini ci vennero dalla sonda Voyager 2, che sorvolò il pianeta nel 1986. Anche il telescopio dell’osservatorio astronomico Keck, posto sulle isole Hawaii, usando un’ottica avanzata non fece di meglio di ciò che mostra ora questa immagine ingrandita di Urano, catturata dalla NIRCam (Near-Infrared Camera) del telescopio Webb scattata il 6 febbraio 2023. Essa rivela la splendida vista degli anelli del pianeta, che mostra una tonalità blu ottenuta combinando i dati di due filtri. Non a caso, sulla scia dell’immagine di Nettuno pubblicata nel 2022 diffusa dalla NASA, l’Agenzia spaziale americana, il telescopio spaziale James Webb che pure della NASA è ha scattato una straordinaria immagine dell’altro gigante di ghiaccio del sistema solare, il pianeta Urano. La nuova immagine presenta anelli spettacolari e mostra anche caratteristiche “luminose” presenti nell’atmosfera del pianeta.
Sul lato destro del pianeta c’è un’area chiara, rivolta verso il Sole, nota come calotta polare. Questa calotta polare è unica per Urano perché è l’unico pianeta del sistema solare inclinato su un lato, il che causa le sue stagioni uniche. Un nuovo aspetto della calotta polare rivelato da Webb è una sottile luminosità vicino al polo nord uraniano. Sul bordo della calotta polare si trova una nube luminosa e alcune caratteristiche estese più deboli, appena a nord del bordo della calotta, mentre una seconda nube molto luminosa è visibile sul margine sinistro del pianeta. Queste nubi sono tipiche di Urano nelle lunghezze d’onda dell’infrarosso e sono probabilmente legate all’attività temporalesca.
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