I maestri della fotografia del Novecento in mostra a Bologna

Inaugurata lo scorso 8 aprile alle 15.00 sarà aperta fino al prossimo 4 settembre la mostra PHOTOS! che porta, per la prima volta in Italia, a Palazzo Albergati di Bologna, la straordinaria Collezione Julián Castilla. Si tratta di uno dei più ricchi archivi fotografici spagnoli. Ci sono i capolavori dei maestri della fotografia novecentesca tra cui Alfred Stieglizt, Man Ray, Henri Cartier-Bresson, Vivian Meier, Robert Capa, André Kertèsz, Alberto Korda e Robert Doisneau. Tra i più noti fotografi spagnoli ci sono Carlos Saura, Ramón Masats, Oriol Maspons, Isabel Muñoz, Cristina García Rodero o Chema Madoz e con molti altri sono i protagonisti indiscussi. I loro memorabili scatti sono entrati ormai nell’immaginario collettivo come fossero un fermo-immagine del Novecento. Un viaggio imperdibile nella storia della fotografia dei decenni passati. Oltre 70 opere tra grandi maestri spagnoli ed altri internazionali capaci di dare all’esposizione bolognese un profilo unico al mondo.


Considerata una delle collezioni private più importanti d’Europa, appartenente a Julián Castilla, noto collezionista d’arte spagnolo, copre più di un secolo di arte fotografica, dalla nascita della fotografia moderna all’inizio del XX secolo a quella attuale del XXI secolo. Una narrazione che passando per la creazione dell’Agenzia Magnum e lo sviluppo del fotoreportage, dall’evoluzione della fotografia di moda, al racconto del presente, si confronta oggi con le sfide contemporanee nell’era digitale.

La maggior parte delle opere della sua collezione storica sono in bianco e nero. L’ultima fotografia, datata febbraio 2005, è degli artisti Christo e Jeanne-Claude, che ritraggono la loro monumentale installazione di 37 chilometri a Central Park, composta da un totale di 7.503 “porte” (pannelli di tessuto arancione).

La mostra PHOTOS!, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Bologna, in collaborazione con Museo d’Arte Contemporanea di Villanueva de los Infantes, vede come sponsor Poema ed è curata da Cristina Carrillo de Albornoz. La mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia.

Tra i fotografi spagnoli emergono invece Carlos Saura, che prima di affermarsi come regista cinematografico documentò con la sua Leica la realtà sociale del paese, Gerardo Vielba, Ramon Masats, Cesar Lucas e Oriol Maspons, figure fondamentali per il rinnovamento della fotografia iberica e per la sua affermazione come arte autonoma. Accanto a loro, protagonisti degli ultimi decenni come Barbara Allende, meglio conosciuta come Ouka Leele, e Alberto Garcia Alix, autori di reportage sulla vitalità senza tabù della vita notturna madrilena e di ritratti dall’anima rock di notevole potenza espressiva, fino a Chema Madoz, fotografo d’avanguardia dall’anima concettuale. 

I maestri della fotografia del Novecento si danno appuntamento a Bologna, con oltre 70 scatti tratti da una delle più importanti raccolte europee dedicate all’arte dell’obiettivo. Fino al prossimo 4 settembre, la mostra Photos! Capolavori della Collezione Juliàn Castilla invita i visitatori di Palazzo Albergati viaggiare lungo 120 anni di storia della fotografia internazionale, tra immagini firmate, come già scritto, da icone del calibro di Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Man Ray e un significativo approfondimento dedicato ai grandi protagonisti della fotografia spagnola. Dal reportage al ritratto, fino alla fashion photography, i generi più amati dal pubblico e dagli addetti ai lavori si mescolano restituendo un vivace scorcio del XX secolo e dell’evoluzione del mezzo dai primi anni del Novecento all’era digitale. Messa insieme negli ultimi 25 anni e oggi custodita in parte nel Museo d’Arte Contemporanea di Villanueva de los Infantes di Ciudad Real, la Collezione Castilla ha al centro l’idea della fotografia come arte in grado di trasformare la realtà e catturare i cambiamenti in atto nel mondo. Non è un caso, dunque, che il primo scatto del percorso bolognese sia La mano dell’uomo di Alfred Stieglitz, un pioniere dello scatto artistico che rivoluzionato l’idea stessa di fotografia. “La Collezione Juliàn Castilla – spiega la curatrice Cristina Carrillo de Albornozrappresenta una preziosa testimonianza attraverso la quale immergersi nei movimenti artistici fondamentali del moderno e del contemporaneo, dalle avanguardie del surrealismo e dell’astrazione, passando per il movimento Pop e l’arte concettuale, fino all’arte digitale”. Tra i giganti della fotografia d’arte, accanto a Stieglitz troviamo André Kertesz e Man Ray, rappresentato da immagini celebri come Le violon d’Ingres. Ma la mostra a Palazzo Albergati è anche un’occasione per ammirare il meglio del reportage novecentesco e tuffarsi negli eventi del secolo attraverso scatti cruciali. Troveremo infatti Death of a Militiaman di Capa e Siviglia di Cartier-Bresson, due volti della Guerra Civile spagnola catturati da reporter molto diversi tra loro, ma entrambi legati alla leggendaria agenzia Magnum. E poi l’iconico Guerrillero heroico (1960) del cubano Alberto Korda, l’immagine di Che Guevara più conosciuta nel mondo, senza dimenticare il famosissimo ritratto di Picasso con Francoise Gilot sulla spiaggia che dobbiamo ancora a Capa.  Da Vivian Maier alla poetica fotografia umanista di Robert Doisneau, l’obiettivo evoca storia e storie di un secolo tutto da raccontare. E non mancano nemmeno i momenti di glamour, con un’intera sezione dedicata alla nascita della fashion photography, dove spiccano il primo servizio di moda di Horst P. Horst, Mainbocher Corset del 1939, e le vibrazioni grafiche di Nina & Simone, un’immagine dei favolosi anni Sessanta scattata da William Klein sulla scalinata di Piazza di Spagna. L’ultima immagine è firmata nel 2005 da Christo e Jeanne-Claude, che ritraggono la loro monumentale installazione a Central Park, composta da oltre 7 mila pannelli di vivace tessuto arancione. 

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