Ritorno discografico per Kiki Bernasconi, pianista napoletana che tra il 1956 e il 1961 conobbe un successo internazionale suonando da solista con direttori del calibro di Barbirolli, Stokowski, Caracciolo. Il cd, edito dalla Phonotype Record di Napoli propone tre Sonate di Cimarosa, sei di Scarlatti, due di Mozart. Vi appare, poi, il Concerto Italiano di Bach. La registrazione è stata effettuata interamente a casa della Bernasconi, a Posillipo, nel gennaio di quest’anno, con la cura di Gianni Ruggiero (Sound Engineer).
Il disco è stato presentato recentemente alla Domus Ars nell’ambito della Stagione concertistica dell’Associazione Domenico Scarlatti, con la Direzione artistica di Enzo Amato; relatori Claudio Velardi, anche con ruolo di moderatore, Filippo Zigante e altri. Per l’occasione, la pianista ha eseguito alcuni dei brani presenti nel disco, e ha avuto modo di raccontare aneddoti sulla sua carriera precocissima e sulle ragioni di un altrettanto precoce abbandono delle scene. Una registrazione successiva al 1961 è presente in un Lp del 1973, con l’esecuzione di uno studio da concerto di Liszt, La Leggerezza, che si consiglia di cercare e ascoltare su YT.
Ogni operazione di questo genere, rivolta a conservare la memoria, o a integrarla, come in questo caso, con ulteriori parole d’arte, non può che ricever plauso, dacché specialmente ciò che riguarda la città di Napoli soffre spesso di ‘rimozioni’ ingiustificate.
La qualità tecnica dell’incisione, nonostante quest’ultima sia stata effettuata in live domestico sul pianoforte della Bernasconi, è ottima. Si segnala – solo in alcune tracce, come in quella d’incipit – la percezione del tipico suono del pedale di risonanza, quando azionato. Il suono è pertanto una delle qualità del disco, a patto di ascoltarlo su un impianto adeguato (mentre non si può dire sia ‘radiogenico’, dal momento che la medesima incisione sembra soffrire se riprodotta via radio; chi scrive ha tuttavia e fortunatamente usufruito di casse Sonus Faber e di un preamplificatore Pioner).
Tra i brani in indice, si apprezzano particolarmente le citate Sonate di Domenico Scarlatti, e tra queste soprattutto la K30, sia per scelta dei tempi che per la libertà agogica che Kiki Bernasconi può permettersi di esibire: bellissimo poter uscire dagli schemi e dalle scuole. Girolamo De Simone

La cover del cd di Kiki Bernasconi
Un momento della presentazione del 15 settembre 2019 alla Domus Ars di Napoli (ph. G.D.S.)