La città governata dalla sindaca Anne Hidalgo sta per approvare un nuovo Piano climatico che prevede oltre 300 ettari di nuove aree verdi. L’intento è quello di ridare dignità al tema dell’ambiente in città, contrastare le ondate di calore, ridare alberi ad una capitale che ne ha perso in questi anni.
“Più veloce, più giusto, più locale” è l’adagio che accompagna il nuovo piano climatico che avrà l’obiettivo di trasformare la città rendendola più verde, più resistente alle condizioni meteorologiche estreme e più adatta ai pedoni e senza automobili. Per farlo, la città promette di creare 300 ettari di nuovi spazi verdi entro il 2030, di cui il 10 per cento entro il 2026. La rimozione dei parcheggi sarà un passaggio fondamentale per raggiungere tale risultato. Fra le strade e i marciapiedi verrano individuati punti in cui piantare nuovi alberi, che aiuteranno anche l’assorbimento dell’acqua piovana. La creazione di “piazze oasi” in ciascuno dei 20 arrondissement di Parigi – le unità amministrative in cui è suddivisa la città – aggiungerà altre aree verdi dove alberi e strutture capaci di generare ombra come i gazebo offriranno ai residenti tregua dal sole e aiutano ad abbassare la temperatura dell’aria nei mesi più caldi.
Parigi si appresta così a sostituire fino a 60.000 posti auto con nuovi alberi entro il 2030. Questo è uno degli obiettivi più ambiziosi delineati nel nuovo Piano climatico della capitale francese, che ha l’obiettivo di trasformare a città in chiave più sostenibile con nuove politiche ambientali. Il testo programmatico è stato pubblicato la scorsa settimana e presto sarà votato dal Consiglio di Parigi. Il piano rispecchia ancora una volta l’indirizzo politico dell’amministrazione targata Anne Hidalgo, la sindaca che ha attirato l’interesse internazionale con alcuni provvedimenti come il limite di 30 chilometri orari per i veicoli in tutta la metropoli o l’aumento delle tariffe per la sosta dei suv.
La gestione delle ondate di calore in città connesse all’aumento delle temperature medie globali è un’attenzione che compare più volte all’interno del piano. Il caldo intenso sperimentato durante ultime estati ha messo a nudo la vulnerabilità di Parigi: le caratteristiche della città e l’urbanizzazione sfrenata a cui è stata sottoposta hanno contribuito a creare isole di calore che mettono a dura prova cittadini e attività commerciali, specialmente in alcuni quartieri. Il piano climatico propone nuove soluzioni per smaltire il calore nelle aree più a rischio, nuovi orari e turni di lavoro per coloro che lavorano all’aperto, oltre all’impegno a costruire nuovi tetti, più isolanti o riflettenti su 1.000 edifici pubblici.