Nel suo nome ha la più bella delle suggestioni. Ma anche uno dei posti più bell’Italia. Quei posti di mare e vulcano che sono in provincia di Napoli tra Portici, Ercolano, Torre del Greco e Torre Annunziata (i quattro comuni che oggi compongono il gruppo) assieme al Parco nazionale del Vesuvio e a tante altre belle realtà associative ed istituzionali di cui diremo. Un sodalizio che si ispira alla bellezza di questi luoghi, al mare della sua costa, al pregio di una reggia fatta costruire nel 1738 per volere di Carlo di Borbone re di Napoli, e della moglie Maria Amalia di Sassonia. E la volle bella come poche. Antesignana di concetti ed orizzonti che sono ancora tutti davanti a noi. In poco meno di un decennio di vita il Flag del Miglio d’Oro ha in campo oggi ancora tutte le azioni “nobili” che ne hanno ispirato la nascita ma anche nuove e belle ambizioni che, come Maurizio Minichino, storico presidente del gruppo di azione locale e Luca Tortora che ne è il direttore ci confermano, passeranno per tutte le scuole del territorio affinché le nuove generazioni possano comprendere quanto sia prezioso il mare e quanto debba essere curato e difeso da ciascuno di noi.
di francesco de rosa
La storia dice che il Miglio d’Oro (poco più di un chilometro e mezzo di territorio) sia nato da una visione di mondo e di bellezza come quelli che vivono qui sanno bene. Oggi quel territorio comprende ben 122 ville, distribuite principalmente nei comuni di Ercolano, Torre del Greco, Portici e San Giorgio a Cremano. Alcune hanno ii segni del tempo. Alcune altre meno. Ma la suggestione di quel nome, Miglio d’Oro, passato alla storia resta tutta con questo insieme di residenze che fu costruito lungo la Strada delle Calabrie, oggi conosciuta come SS18 Tirrena Inferiore. Chiamata originariamente strada regia delle Calabrie, questa via fu un’importante arteria di comunicazione che collegava Napoli alle regioni meridionali. Così la posizione strategica di questa lungo strada regia consentiva alle famiglie nobiliari di godere di una vista panoramica sul mare da un lato, facilitando l’accesso alle loro residenze estive, a dall’altra parte la maestosa ed inquieta bellezza del vulcano più noto al mondo. La stessa cosa avrà pensato nel ‘700 quel re illuminato chiamato Carlo. Tanto che nel complesso monumentale della regia di Portici, ancora oggi, il Miglio d’Oro trova un punto nevralgico, la sede di uno dei Dipartimenti di Agraria più belli famosi al mondo che della Federico II e tanto altro. Un sito reale, quello di Portici, che si rivelò, da subito, con le sue memorie sepolte venute fuori ad ogni scavo come segno e meraviglia del passato mai passato del tutto. Ne furono tanti (di memorie ed oggetti) e formarono non a caso quei reperti, provenienti dalle città sepolte di Ercolano e Pompei, che ancora oggi, sistemati nelle stanze della Reggia, formano una delle raccolte più famose al mondo e danno vita all’Herculanense Museum, inaugurato nel 1758 e meta privilegiata del Grand Tour.
Dalla Reggia al mare il passo è brevissimo. Basta andare nei suoi giardini e il mare lo tocchi con mano. Il mare risorsa, bene comune, orizzonte di poesie ma anche volano di economie e di crescita. E anche il più famoso attrattore di turismo naturale che da queste parti non può essere sciupato. Pensarono anche a questo coloro che fondarono, poco meno di un decennio fa, il Flag del Miglio d’Oro. Non a caso l’incipit della voce “chi siamo” sul portale del gruppo recita: «Il Flag Litorale Miglio d’Oro, gruppo di azione locale nel settore della pesca, è uno strumento a sostegno della progettazione integrata per il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (PO FEAMP) 2014-2020. Il Flag Litorale Miglio d’Oro ha come obiettivo quello di incrementare la redditività e la diversificazione delle attività economiche legate alla fruizione delle risorse marine e costiere, favorendo lo sviluppo imprenditoriale e la creazione di nuove opportunità di lavoro, nonché la ricomposizione dei modelli di gestione e fruizione degli attrattori culturali e naturali locali. Associazione Temporanea di Scopo il Flag del Miglio d’Oro ha dentro il Comune di Torre del Greco, il Comune di Ercolano, il Comune di Torre Annunziata, il Comune di Portici, l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università del Sannio, l’UNCI Agrolimentare – Ass. Nazionale Coop, Eurofish Napoli srl, l’U.P.T. Beato Vincenzo Romano, Associazione Subacquea ONLUS – Hippocampus, l’U.P.T. Sant’Andrea, Fare Ambiente – Movimento Ecologista Europeo, l’Ascom di Torre del Greco, il Domi Group, Soc. Cooperativa, la Stoà SCPA, l’Istituto di Studi per la Direzione e Gestione d’Impresa, il Consorzio Costa del Vesuvio Convention & Visitor Bureau, l’Unione Italiana Lavoratori Agroalimentare, il COPAGRI Campania. E poi Slow Food Vesuvio, la Soc. Coop. La Bazzarra srl, ASSIMEA.
Tutti assieme per dare corpo ad un concetto di base secondo il quale è proprio la forza del gruppo che fa realizzare meglio e più profondamente tutti i buoni propositi che possiamo avere. Ispirati a questo abbiamo incontrato Maurizio Minichino, presidente del Flag Miglio d’Oro e politico di lungo corso che ha vocato alla cura del bene comune molte sue stagioni di vita. Assieme a Luca Tortora, giovane dottore commercialista chiamato, proprio per questo, dal luglio del 2021, a far quadrare i conti e non solo. A far fruttare nel miglior modo possibile ciò che viene investito sulle azioni e la “mission” del Flag del Miglio d’Oro. Li abbiamo incontrati nel posto di mare e di porto più caro ai porticesi di ogni dove, qual è il Granatello di Portici interessato in questi anni dall’azione di riqualificazione che a Portici si sta mettendo in atto per far godere a tutti della bellezza del mare. Un concetto assai caro anche alla vita del Flag del Miglio d’Oro come hanno riassunto di seguito Maurizio Minichino e Luca Tortora…
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