Entra nel vivo il “Progetto Scoperta” per farvi vivere e attraversare la Campania come mai fatto prima

La “creatura” di Eu.Tropia.Culture il Centro di formazione, ricerca, sviluppo e innovazione nato, anni fa, da un’dea visionaria e rigorosa di Carmela Romano, è entrato nel vivo. “Scoperta”, questo è il titolo del progetto che vede e vedrà la partecipazione di Enti regionali, comuni, imprese d’eccellenza e fondazioni, è diventato, nel progetto, un’acronimo che elenca, già a partire da esso, tutto ciò su cui si vuole porre l’attenzione: siti culturali e offerta di percorsi emozionali con Reti di Tecnologie Avanzate. Per poterci riuscire è sceso in campo anche Urban-Eco, il Centro Interdisciplinare dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Martedì 28 e mercoledì 29 si sono riuniti presso il Mav (Museo Archeologico Virtuali) di Ercolano tutti gli attori (imprese, professionisti, enti e competenze) chiamati ad entrare, con focus/group, nella fase operativa di un progetto ambiziosissimo per il quale è arrivato un importante finanziamento europeo attraverso la Regione Campania. Abbiamo voluto capirne di più…


Carmela Romano agisce con arguzia. Ci mette umiltà, rigore. Ci mette la visione del futuro. Lo fece anche quando intuì, in tempi non sospetti, che la Campania, a partire dal suo territorio d’origine, il vesuviano, poteva e doveva mettere assieme talenti, siti archeologici, professionalità, bellezze naturali, arte ed artigianati, cibo e produzioni autoctone, antiche saggezze e tradizioni popolari. Persino l’allegria dei vesuviani (e dei campani in genere) poteva e può cambiare il passo. La parola che contava di più allora come oggi è una sola: la rete. Creare un rete tra impegni, persone, realtà, siti d’arte di storia antica, di produzioni e prodotti. Venti – e più anni – fa, quando la sua carriera di docente agli istituti superiori non arrivava agli anni della pensione, l’orizzonte era questo ed era tale che volle rischiare il “tutto per tutto” pur di dedicarsi ad una missione di tal genere. Il “Progetto Scoperta” (che qui diventa un acronimo e sta per “Siti Culturali e Offerta di Percorsi Emozionali con Reti di Tecnologia Avanzate”) è il risultato e la somma di quella antica visione di futuro. Così che, anni dopo, avendo creato un Centro di Formazione, Eu.Tropia, che ha acquisito rispetto ed autorevolezza in un mondo dove si affermano anche realtà assai poco liete, “Progetto Scoperta” con il suo portale itaroots.com mette in moto tutto assieme a tante realtà di prestigio che Carmela Romano è riuscita a coinvolgere, mettere assieme, sedere attorno allo stesso tavolo.

Il primo passo concreto, dopo aver vinto un bando ed ottenuto un finanziamento europeo superiore ai seicentomila euro attraverso la Regione Campania, è arrivato in questi giorni, martedì 28 e mercoledì 29, con due focus/group che hanno messo assieme esperti, imprese, istituzioni, enti pubblici e l’Università di Napoli “Federico II”.

Si sono adoperati per lanciare la fase operativa del “Progetto Scoperta” protagonisti del settore ricettivo campano come Salvatore Visciano dell’Hotel Deluxe di Pompei; Antonio Palummo di Ganimede Viaggi che è a Pimonte; Luca Coppola, Tour Operator di “Discover South”; Silvio Iaquinandi de Il Bagatto, un ristorante di Pagani. E ancora la dott.ssa Francesca Maciocia, direttore a SCABEC spa nonché consulente marketing di Eu.Tropia; la dott.ssa Iryna Shevchuck che si occupa di marketing e collabora con Eu.Tropia. E ancora il Dott. Antonio Origlia, ricercatore di Tecnologie Artificiali presso Urban/Eco dell’Università degli Studi di Napoli Federico II; la dott.ssa Maria Laura Chiaccio, ricercatrice di Tecnologie Applicate Beni Culturali presso Urban/Eco dell’Università degli Studi Federico II; la dott.ssa Daniela D’Ambrosio, ricercatrice di Statistica per il Turismo presso l’Università degli Studi Federico II Napoli al Dipartimento di Scienze Politiche; il dott. Giacomo Maria Sannino , il dott. Michele Rinauro e Alessandro Cassinese – impegnati, questi ultimi all’interno della ttività di Eu.TropiaCulture srl.)

Il 29 maggio è stata la volta delle Istituzioni pubbliche con i sindaci di Avella, avv. Domenico Biancardi, di Benevento, avv. Vincenzo Catalano, di Sant’Agata dei Goti, Carmine Valentino, di Caserta, dott. Carlo Marino, di Santa Maria Capua Vetere, l’avv. Antonio Mirra, di Napoli con l’assessore Nino Daniele. E ancora il sindaco di Ercolano, dott. Ciro Bonajuto, di Positano, Michele De Lucia, di Macerata Campania (CE), Stefano Antonio Cioffi. Mentre l’ingegnere Vincenzo Capuano ha partecipato in rappresentanza dell’Associazione “Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa” una ONG accreditata presso l’UNESCO).

Assieme a loro il team di Eu.TropiaCulture srl che con Carmela Romano ed i suoi più stretti collaboratori ha coordinato le adesioni, gli interventi, i prossimi passi da realizzare. Un parterre di tutto rispetto che, a giudicare anche dall’attenzione messa le corso di questi due giorni prospetta concreta la possibilità di arrivare a risultati che faranno di sicuro bene al sogno e alla visione iniziata a perseguire già tanti anni fa. Ed ora arrivata a concretezza. Si tratta, come si legge nel Progetto stesso di 1) Mettere a sistema del patrimonio culturale campano UNESCO collegato con peculiarità inespresse dell’identità territoriale della regione; 2) Ampliare l’offerta turistica per destagionalizzare il prodotto campano e renderne sostenibile la fruizione in tutto l’anno, aumentando la competitività della regione Campania rispetto ai territori concorrenti; 3) Promuovere l’offerta turistica tematica e omogenea, dedicata a segmenti specifici che racchiuda una esperienza di visita basata sul “fare” coinvolgendo la comunità locale, valorizzandone le caratteristiche identitarie; 4) Aumentare la visibilità dell’offerta turistica campana sfruttando canali di comunicazione moderni e interattivi e favorendo la costituzione di reti di siti non sufficientemente valorizzati; 5) Creare una classe di professionisti specializzati nella gestione del patrimonio culturale campano tramite l’uso di nuove tecnologie e incremento delle possibilità informative date al turista; 6) Favorire l’integrazione delle informazioni provenienti dalle manifestazioni di interesse per le proposte di offerte turistiche con il sistema dei trasporti pubblici e con l’ente preposto alla gestione dei beni culturali in Campania.

Un lungo lavoro, ancora da fare, ma da queste parti, il lavoro serio e rigoroso, nonostante i luoghi comuni e contrari, non ha mai spaventato nessuno.

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