
di angela natale | docente di scuole superiori
L’altra sera, del mercoledì 25 ottobre, si è tenuta presso la sede del seminario vescovile di Nola la presentazione del libro di Francesco De Rosa dal titolo Beniamino Depalma e l’inutilità dei preti. Il tavolo era formato da autorevoli e meritevoli componenti. C’era Mons Francesco Marino vescovo di Nola, Francesco Pizzella presidente del Consiglio comunale di Nola in voce del sindaco Carlo Buonauro. E poi il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che non ha voluto far mancare la sua voce con una lettera inviata per l’occasione. C’era Beniamino Depalma vescovo emerito che ha guidato la diocesi di Nola dal 1999 al 2016, i relatori Aldo Bova, Francesco Manca, Antonio Falcone e l’autore Francesco De Rosa. Quando ho letto il titolo del libro dalla locandina che annunciava la presentazione ho pensato… di sicuro il giornalista Francesco De Rosa avrà avuto un grande coraggio a scrivere un testo contro i preti. Ma nello stesso istante ho poi pensato al nome di Beniamino Depalma che pure è nel titolo del libro e che non poteva esser stato di supporto ad un libro contro i preti. Più realisticamente ho immaginato che il libro avrebbe parlato di amore, testimonianza, di temi insomma che possono davvero scuotere gli animi dall’apatia che avvolge anche la chiesa, dall’immobilità di pensiero che sta attanagliando la nostra società. Una società consumistica, arida, arrivista ed egoista. Così ho deciso di partecipare alla presentazione.
Debbo dire che l’incontro è stato molto bello, interessante, a tratto animato da tanta passione, ricco di spunti, di punti di vista diversi e di riflessioni anche talvolta diverse ed opposte. Mi sono resa conto che spesso non siamo pronti o disponibili al confronto, allo scambio di punti di vista differenti. La nota dolente è stata quella su alcune verità che neanche la Chiesa forse vuole ammettere ma che sono di fronte agli occhi di tutti. Purtroppo ogni individuo, anche quando è un prete, è fatto di natura umana e quindi facile all’errore che non sempre ammette. Non sempre è semplice gestire tante situazioni particolari che sfuggono al controllo perché fanno parte dell’essere umano!
In mezzo a tali discussione tanto accese e controverse ma tutte valide ho pensato ai versi del Vangelo di Matteo (18/20). Dicono …”Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”. Ritengo pertanto che questa “operazione” che ha fatto Francesco De Rosa è grande, molto grande perché potrà permettere di affrontare temi ed argomenti che nella società moderna non tutti affrontano o si affrontano solo in determinati ambienti. Ci sono tante associazioni, movimenti religiosi che lavorano e parlano di Chiesa , ma ci vuole ancora tanto a far conoscere delle verità. Il libro è autobiografico e parla degli incontri che Francesco De Rosa, in questi anni, ha avuto con preti diversi e racconta la sua esperienza. Ops. Vi lascio. Inizio a leggere con enorme curiosità il libro che vale certo la pena di leggere. A voi anche auguro una buona lettura.
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