
Ha compiuto lo scorso marzo i suoi “primi” settant’anni d’età ma è capace di sprigionare ancora oggi, dai palchi dove si esibisce, anche questa estate 2025, tutta la sua energia. Vincenzo (detto Enzo) Avitabile nacque nel quartiere di Piscinola-Marianella a ridosso di Scampia il 1 marzo del 1955. A sette anni si esibiva già in pubblico. Anima popolare e soul di Napoli che è riuscito a mescolare, come nessun’altro, la passione di ogni musicista ed artista partenopeo ad ogni tipo di contaminazione. L’incontro nel 2000 con colui che sarebbe diventato anche suo produttore, Andrea Aragosa, ha fatto il resto assieme al connubio musicale con i Bottari. Un fortunato intreccio, il loro, che ha mostrato il meglio di sé anche nell’anno “mirabile” 2025 occasione per festeggiare i 60 anni di carriera e i 70 di vita passando per una mostra allestita in una chiesa di Napoli inaugurata proprio lo scorso marzo fino al grande concerto di piazza Mercato a Napoli, tenutosi domenica 29 giugno che abbiamo seguito per voi. Un tributo per un artista a tutto tondo che ha portato a Napoli, la sera del 29 giugno, i suoi “amici” Francesco De Gregorio, Lorenzo Giovanotti e Daby Tourè dando vita ad una serata che resterà memorabile.
di francesco de rosa
Era l’ormai lontano 2007 quando volli invitare al Premio Fontana d’Argento, in provincia di Napoli, Enzo Avitabile assieme a Roberto De Simone, Rita Borsellino e tanti altri. Quel giorno Enzo venne assieme al suo fidato manager e produttore Andrea Aragosa. Stettero in teatro tutto il tempo. In quegli anni del maestro Enzo Avitabile si conosceva soprattutto Soul Espress e poco altro. Ma Enzo già allora osava mescolare sonorità e confini musicali diversi mentre il grande pubblico preferiva ritmi e timbri estremamente più commerciali se si esclude la grande tradizione cantautorale italiana. Eppure dello studio al sassofono e degli inizi in pubblico avvenuto per Enzo già all’età di sette anni ancora si conosceva poco. Si era diplomato in flauto al conservatorio di San Pietro a Majella decidendo di portare tutto il suo portato sonoro nel cuore di una musica definita leggera.
Oggi una carriera durata sinora già 60 anni festeggiati l’altro giorno a piazza del Carmine si ricostruiscono le tappe salienti. A 19 anni Enzo Avitabile entrò in contatto con Lino Vairetti e Massimo Guarino (membri degli Osanna, un gruppo che si era sciolto qualche mese prima) e assieme a Paolo Raffone, Rino Zurzolo e Gianni Guarracino fondò i Città Frontale che ebbero vita breve e un solo album, nel 1975, dal titolo El Tor. Tra il 1976 ed il ’77 collabora con Pino Daniele all’album Terra mia; poco dopo, tra il 1979 e l’80 collabora con Edoardo Bennato, per gli album del 1980 Uffà! Uffà! e Sono solo canzonette. Il sentiero era tracciato. Molto del talento di Enzo Avitabile era in quegli album. Arrivò il 1982, l’anno del suo primo lavoro discografico intitolato Avitabile e composto da ben nove brani, tra i quali figura una dedica all’amico scomparso Mario Musella, Dolce sweet “M”. Nel 1983 uscì Meglio soul con canzoni come Charlie, in riferimento a Charlie Parker, ma anche Gospel mio, cantata con Richie Havens e When I believe. L’anno successivo invece fu la volta di Correre in fretta, dedicato alla figlia Connie, con l’etichetta discografica EMI Music. Nel 1986 uscì S.O.S. brothers, che contiene il brano Mamma Che Caos (realizzato anche in versione remix), Soul express e Black Out, che nella versione remix vincerà un premio a Ibiza come migliore brano dance dell’anno. La copertina del disco fu realizzata in stile fumettistico da Andrea Pazienza. E ciò che passò cruciale in quegli anni fu l’incontro con James Brown che scelse Avitabile per aprire i suoi concerti in Italia. A Brown si attribuisce il grande merito di aver indotto Enzo Avitabile a trovare proprio in quegli anni la sua vera identità musicale. Le aveva detto: ..“ricomincia dalla tua terra”, e così Avitabile si trovò a cambiare la sua visione della musica. Del 1988 è Alta tensione, un titolo dell’omonima canzone presente nell’album e una collaborazione con Afrika Bambaataa per il disco Street Happiness. Del 1990 è invece Stella dissidente dalla copertina di Milo Manara. L’anno successivo, 1991, Enzo Avitabile realizza un album dal titolo omonimo, con la collaborazione di Corrado Rustici.
Nel 1994 uscì Easy per mettere in musica “‘A livella” di Totò e cantare in duetto con Randy Crawford Leave me or love me. Arrivò il 1995, l’anno in cui Enzo Avitabile scrisse la musica di E c’è ancora mare canzone cantata da Giorgia ed inclusa nell’album della cantautrice romana Come Thelma & Louise. Con il tempo Enzo Avitabile porta l’attenzione verso la musica rap e il jungle ma anche verso il ritorno della lingua napoletano nei testi. Ne è testimonianza la realizzazione di Addò che data 1996. O-issa, è l’album del 1999 che contiene il singolo Mane e Mane, scritto con Mory Kante con il quale una parte dei proventi verrà destinata all’UNICEF per garantire il diritto alla scuola alle bambine del Benin. Dodici brani e due remix, le due canzoni scritte con l’artista africano, Mane e Mane (Kelendi-Kelendi) e O-issa. Nel 2000 incomincia la collaborazione con il produttore e manager Andrea Aragosa e le prime sperimentazioni con i Bottari di Portico. Nel 2003 Enzo Avitabile viene nominato direttore artistico del Festival Internazionale di World music “Sentieri Mediterranei” e nel 2015 del Leuciana Festival. Salvamm’ ‘o munno è del 2004, un disco a cui collaborano Khaled, Manu Dibango, I Bottari di Portico, Amina, Simon Shaeen, Hugh Masekela, Luigi Lai, Cantori del Miserere di Sessa Aurunca e Baba Sissoko con le note di copertina dei suoi dischi firmate dall’antropologo Marino Niola. Con il 2005 e 2006 arrivano anche 4 nomination ai BBC World Music Awards. Il 2006 vede l’uscita di un progetto discografico introspettivo, si chiama Sacro Sud ed è un viaggio lungo il quale l’autore, attraverso la musica sacra e spirituale che parte da Sant’Alfonso Maria De Liguori, è portato a esplorare le periferie dell’anima. Data 2007, invece, il doppio cd Festa, farina e forca con la collaborazione di Manu Dibango nella rilettura di Soul Makossa, al secondo disco interamente dedicato ai remix partecipano Matthew Herbert, Ludovic Llorca, Bill Laswell, Gigi, Fredric Galliano, Banco De Gaia, Pole, Temple of Sound. Nel 2009 esce un secondo progetto speciale Napoletana con cui vince la Targa Tenco per il miglior disco in dialetto.
Del 2012 esce l’album Black Tarantella, che vede la partecipazione di Pino Daniele, Francesco Guccini, Franco Battiato, David Crosby, Bob Geldof, Enrique Morente, Idir, Toumani Diabatè, Mauro Pagani, Co’Sang, Raiz. Un lavoro che gli vale la seconda Targa Tenco 2012 per il miglior disco in dialetto e il Premio Lunezia 2012 per il valore musical-letterario dell’album “Black Tarantella”. Nello stesso anno, il regista Jonathan Demme gli dedica un docufilm che viene presentato al Festival del Cinema di Venezia, Enzo Avitabile Music Life. L’artista partenopeo si propone così alla grande platea internazionale facendo valore le sue grandi qualità umane e musicali. Del 2016 è l’album Lotto infinito per Sony Music, che vede gli incontri con Francesco De Gregori, Renato Zero, Giorgia e molti altri.
Di Enzo Avitabile sono oltre 300 opere per quartetti, orchestre da camera e orchestre sinfoniche. Autore, tra l’altro, delle musiche per orchestra sinfonica e coro dell’opera Il Vangelo di Pippo Del Bono. Un percorso che lo ha visto esibirsi in manifestazioni prestigiose come Womad Festival, London Jazz Festival, Umbria Jazz, Montreal Jazz Festival, Sziget Festival, Primo Maggio, Concerto di Capodanno a Napoli e con tour in tutto il mondo. Il 27 marzo del 2017 Enzo Avitabile si è visto destinatario due premi David di Donatello per la colonna sonora del film Indivisibili di Edoardo De Angelis: miglior musicista e migliore canzone originale (Abbi pietà di noi). Nello stesso anno, il 1º luglio, ha vinto anche ai Nastri d’argento. Al Festival di Sanremo ci arriva nel 2018 in coppia con Peppe Servillo nella categoria Campioni con la canzone Il coraggio di ogni giorno, classificandosi dodicesimo. Un altro Nastro d’Argento arriva nel 2019 per la migliore colonna sonora del film Il vizio della speranza. Del 2019 sono anche le sue collaborazioni con Kamasi Washington e Marcus Miller e un tour di 100 concerti, tra cui quello tenuto al Ravenna Festival con Francesco De Gregori e Tony Esposito. Un salto più avanti e nel 2022 è Enzo Avitabile è ospite nel pezzo Corpo a corpo di Jovanotti, inserito nel suo album Mediterraneo. Il suo singolo Salvami, che vede la partecipazione di Luciano Ligabue è di quello stesso album. Come Il treno dell’anima, 11 tracce realizzate con la collaborazione di importanti artisti della scena musicale italiana, tra cui lo stesso Jovanotti, Bennato, Ligabue. Più vicino a noi, ad inizio 2023 su Netflix esce la serie televisiva La vita bugiarda degli adulti di cui Enzo Avitabile cura le musiche.
fotosintesi





L’ANNIVERSARIO
Così sono trascorsi 70 anni dallo scorso marzo e sessant’anni di carriera celebrati con una mostra, un vinile ed un concerto a piazza Mercato, nel cuore della Napoli popolare e passionale. Una grande festa alla quale ha potuto partecipare il pubblico gratuitamente. Ore 21.30 in punto che dopo il reggae dell’intrattenimento, puntuali come in Svizzera, Enzo Avitabile è arrivato sul palco a suo modo ispirato dal suo tipico groove, quell’elemento ritmico e pulsante che caratterizza la sua musica, spesso descritto come un “battito nascosto tra le note”. Una serata di grande intimità eppure di grande condivisione con l’emozione che è visibile per chi ha attraversato gli anni con il cuore non privo di ostacoli e di fatiche lunghissime ma che, alla fine, è riuscito a fare ciò che voleva fare.
Alle 21.30 si sono alzate le luci ed iniziato a suonare i tamburi per un live di poco più di due ore che è stato pura energia. Una formula collaudata che i fan delle prime file e non solo conoscono bene come le loro mani e quelle de i Bottari di Portico. Quando è entrato il sax di Avitabile lo spazio si è fatto profondo, la piazza gremita più gremita ma con un ordine curato nei dettagli. Con Francesco De Gregori si canta In Onda e poi Attraverso l’acqua, il brano realizzato insieme nel 2016 sul tema dei migranti. Un passo ed Enzo Avitabile chiama, raggiante di felicità, anche Jovanotti e Daby Touré, il cantante e polistrumentista mauritano che ha suonato e collaborato con Avitabile ma anche con Peter Gabriel.
C’è Generale, brano cult di intere generazioni e di Francesco De Gregori che qui è eseguita con la Black Tarantella Band. “Enzo è un regalo del cielo”, dice De Gregori prima di salutare. Lorenzo Jovanotti, che con Avitabile ha condiviso moltissime esperienze, incluse le tappe del Jova Beach Party di Castel Volturno, si mostra irrefrenabile, un moto della natura, un’onda d’energia, una sintonia pazzesca che mi mescola al ritmo di Enzo Avitabile. La maglietta azzurra di Jovanotti celebra gli scugnizzi della città e si scatena con Salvamm’ ‘o munno che si è evoluto in Simm’ tutt’uno una manciata di anni fa. Uno tsunami musicale in salsa partenopea e jovanettiana a rendere ogni esecuzione una rarità. I concetti sono chiari: la fratellanza, la comunione di spirito, la pace. Canta Palestina è un brano che ha dentro tutte le dinamiche di vita e di arte di Enzo Gragnaniello. Sembra una profezia la canzone che da almeno un decennio Enzo esegue live ai suoi concerti. Questa volta assieme a Jovanotti, ai suoi musicisti, al pubblico in piazza che fa sventolare le bandiere di ciò che oggi è un Paese devastato dalla guerra.
Sul finale, prima dei bis, i ringraziamenti a Mario e Andrea Aragosa, produttori di Avitabile – Andrea, anche manager da trent’anni. Poi un momento con Masaniello, interpretato dall’attore Errico Liguori, che nasceva a Napoli proprio il 29 giugno di 400 anni fa. Nelle orecchie Tutte eguale song’ ‘e criature, Soul Express, A Uerr, canzoni diventate inni senza tempo anche qui in un concerto che ha invocato la pace dal primo all’ultimo istante come cifra ed impegno civile di un artista che ha saputo animare di senso l’arte musicale trovando espressione e ponti per collegare e far vivere assieme realtà diversissime.
La grande festa di piazza Mercato, la piazza di Masaniello e dei moti popolari, della società viva e sofferente di una città che pure sa riscattarsi è stato il giusto modo per festeggiare un grande artista che ci è invidiato in molte parti del mondo, che sa fare ponti, parlare di pace, suonare come i grandi sanno fare. Un concerto gratuito organizzato con l’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli, che è stato anche l’occasione per abbracciare una città da cui tutto è nato e tutto in Enzo Avitabile ha ispirato. Si tratta del lavoro di una vita lungo la quale Enzo ha voluto farsi accompagnare talvolta da alcuni degli artisti intrecciando emozioni, note, voci, interpretazioni. Da Francesco De Gregori, Lorenzo Jovanotti e Daby Touré che erano qui a nomi altri come Francesco Guccini, Mina e tanti altri ancora. Con il filo rosso e continuo de i Bottari e dei Black Tarantella Band, un mix di musicisti dal sound unico come lo è lo stesso Enzo Avitabile che all’unisono, come noi, gli dicono “lunga vita Maestro!“