“ECM/Angeli Musicanti”, dall’8 al 10 luglio Napoli ospita a “San Pietro a Majella” la grande musica jazz e contemporanea

Nel 2012 Paolo Uva dissertava, come potrete vedere nel video riprodotto in coda, sulla differenza tra “la parola e il potere” a pochi giorni da “Angeli Musicanti” che, in quell’anno, raccoglieva già diversi meriti e un lungo corso di tenacia e autoproduzioni in una città, la Napoli di ieri e di oggi, che troppo spesso resta al palo di una tradizione musicale assai stereotipata. Eppure, nella città di uomini e donne ribelli, di artisti solitari, che spesso restano, per vocazione e lealtà, fuori dalle stanze dei privilegi e del potere, qualcuno ha ha continuato a produrre eventi e festival di indubbio prestigio. Oggi, come ieri, il Festival Angeli Musicanti è promosso da Musicamotus, organizzazione no profit che dal 1996 si occupa dell’ utilizzo delle Arti a favore di progetti umanitari per combattere il disagio diffuso. Ambienti umani e culturali che Paolo Uva ha trasformato in organismi efficaci ed operativi. Come dire un tenace nella città che di tenaci ne conta pochi. Dall’8 al 10 luglio quest’anno “Angeli Musicanti” unisce due “compleanni”. I 20 anni vissuti da “Angeli Musicanti” con l’orizzonte delle sue “visioni” ed i cinquanta percorsi da una delle etichette musicali tedesche più prestigiose come lo è la ECM. Cinquant’anni di storia vissuta e di produzioni prestigiose proposte con i grandi compositori della musica jazz e contemporanea.


Paolo Uva (il primo da destra) con… in una foto d’archivio

“ECM/Angeli Musicanti Fest 2019” mette assieme due ricorrenze congiunte per nulla scontate di questi tempi. Cinquant’anni fa nasceva a Monaco di Baviera la Editions of Contemporary Music, conosciuta con l’acronimo ECM, un’etichetta discografica fondata, appunto, nel 1969 da Manfred Eicher. Nato, manco a dirlo, il 9 luglio del 1943, e studioso di musica all’accademia di Berlino. Una passione per il jazz ed il basso che ha suonato sempre con eleganza ricercando tracce nel cinema di cui pure ha avuto in questi anni una grande passione. Nel corso dei suoi “primi” cinquant’anni di storia la sua Casa discografica è diventata un punto di riferimento per una generazione di jazzisti già alla fine degli anni sessanta. Un prestigio raccolto sul campo scritturando diversi musicisti di grande qualità del nord Europa e della Gran Bretagna. Tra essi Jan Garbarek e Jonh Surman. Della ECM è il merito anche di aver sostenuto il genio ed il talento di artisti post-fusion del calibro di Pat Matheny, Bill Frisell e Keith Jarret. Ma la ECM è anche molto altro tra generi ed artisti che hanno trovato il successo sotto quella etichetta. Una scelta, quella della Casa Discografica tedesca “caduta” su Napoli e sulla Campania che trasforma questa edizione di “Angeli Musicanti” in una sfida emozionante sia per l’importanza in ambito culturale sia perché, nell’immaginario collettivo, Napoli rappresenta una straordinaria porta di accesso a tutto ciò che viene dal Sud, sollecitando un incontro e una fusione con quanto avviene nel resto del mondo.

In questa storia di grandi meriti e dal sapore assolutamente internazionale entra quest’anno, con i suoi vent’anni di vita, la creatura di Paolo Uva, un vanto tutto napoletano che ha saputo coniugare, nei giorni che andranno dall’8 al 10 luglio, un Festival unico nel panorama musicale italiano. E lo farà dentro la migliore cornice di cui Napoli possa disporre in tema di musica e di Istituzione musicale come lo è il Conservatorio “San Pietro a Majella”. E sarà soprattutto una “Rassegna Internazionale di Suoni ed altre Esperienze Contemporanee” a cui Paolo Uva con Musicamotus, in collaborazione con SCABEC S.p.A. ed il Conservatorio San Pietro a Majella, ha voluto assicurare un viaggio fantastico che durerà quei tre giorni di luglio.


Lunedì 8 luglio aprirà il “nostro” Girolamo De Simone…

  • ore 17,30 Sala Martucci Opening – musica di Girolamo De Simone, interprete l’autore, al pianoforte
  • Ore 17,45-18,30 Tavolo aperto con Roberto Masotti (artista arti visive), Barre Phillips (musicista ECM), Oscar Nicolaus (epistemologo), Girolamo De Simone (musicista), Paolo Uva (curatore Festival), Antonio Bottiglieri (Presidente SCABEC), Antonio Palma(Presidente Conservatorio), Carmine Santaniello (Direttore Conservatorio); coordina Enzo D’Errico (Corriere della Sera)
  • A conclusione:Fur Alina – musica di ARVO PÄRT – Tributo del Conservatorio alla ECM – Patrizio Marrone, pianoforte 
  • Ore 19,30 Auditorium Scarlatti – Kit Downes plays Obsidian – Concerto per Organo e pianoforte
Nella foto Girolamo De Simone che “aprirà” il Festival.

Martedì 9 Luglio avrà l’omaggio a Barre Phillips…

  • Ore 17,00 – Auditorium Scarlatti – Omaggio a Barre Phillips – Introduzione di Diego Nuzzo (a.d.WunderKammer) e visione del docufilm «The Workman» di Sam Harfouche e Marc Siffert
  1. Ore 19,30 – Auditorium Scarlatti – Barre Phillips incontra improWYSIWYG (Roberto MasottiGianluca Lo Presti)
Nella foto Barre Phillips

Mercoledì 10 Luglio un degno epilogo tra musica di film e musica per solo pianoforte…

  • Ore 17,00 – Auditorium Scarlatti – Introduzione di Federico Vacalebre (Il Mattino) e del Prof. Amedeo Lepore alla visione del film «Sounds and Silence» di Peter Guyer e Norbert Wiedmer Giovanni Guidi
  • Ore 19,30 Auditorium Scarlatti Giovanni Guidi  Avec Le temps Concerto per pianoforte solo
Nella foto il pianista Giovanni Guidi

Numerose saranno anche le iniziative collaterali che impreziosiranno questa edizione speciale alla quale Paolo Uva ha lavorato, come per vent’anni, con grande passione ed entusiasmo.
L’ingresso è libero per Docenti e Allievi del Conservatorio muniti di tesserino e fino ad esaurimento posti disponibili.

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